giovedì 7 aprile 2016

Recensione: Il mistero di Rue des Saints-Pères, di Claude Izner

Titolo: Il mistero di Rue des Saints-Pères (Victor Legris #1)
Autore: Claude Izner
Titolo originale: Mystere rue des Saints-Pères
Editore: Tea
Pagine: 309
Consigliato:

 

Trama:

Parigi, giugno 1889: la città è travolta dalle folle che si accalcano nei padiglioni dell'Esposizione Universale, inseguendo ogni novità: danzatrici di Giava, ananas della Martinica, il rivoluzionario telefono... Tuttavia la vera dominatrice dell'Esposizione è la torre di Monsieur Eiffel, svettante prodigio della tecnica del XIX secolo. I parigini vi salgono, ammirati; oppure spaventati, come la povera Eugènie Patinot, che si è appena seduta su una panchina della terza piattaforma, allorché qualcosa - un'ape? - la punge. In un batter di ciglia, la donna si accascia a terra, morta. A pochi passi si trova, casualmente, Victor Legris, proprietario della libreria Elzévir, in rue des Saints-Pères. Il giovane libraio non può saperlo, ma la morte misteriosa di Eugènie sta per cambiare la sua vita. Tra inseguimenti a piedi e in carrozza, collezionisti eccentrici e affascinanti pittrici, fini porcellane e stampe cinesi, Victor dovrà trasformarsi - suo malgrado - in detective e chiarire con le sole armi dell'intelligenza il mistero che rischia di scatenare un vero e proprio terremoto nella tranquilla libreria di rue des Saints-Pères...

Recensione:

 

Parigi, 1889. Nell’anno in cui nella capitale francese si sta svolgendo l’Esposizione universale, un libraio di nome Victor Legris si trova coinvolto in una serie di strane morti avvenute proprio nell’area dell’esposizione.
Verranno coinvolti anche i membri della redazione di un giornale, il Passe-partout, con la bella disegnatrice dai capelli rossi che ha stregato Victor, e il socio e figura paterna di quest’ultimo, Monsieur Mori.
Quello che mi ha attirato per primo è stata la copertina, successivamente l’epoca (sapete che ho un debole per fine ottocento) e infine il fatto che fosse un giallo, genere che non mi dispiace affatto. Come giallo è piuttosto lungo e non così appassionante: anche se è vero che il colpevole non è per niente scontato, così come il movente, il tutto si svolge troppo lentamente.
Per fare un esempio, “Il richiamo del cuculo” era pieno zeppo di dialoghi ed interrogatori, ma il colpevole era facilmente intuibile. Qui invece quasi tutto il libro è solo uno spostamento dal punto A al punto B, magari a volte passando a prendere l’aperitivo dal punto C.
Quindi non posso assegnare un punteggio pieno all’aspetto giallo del libro.

“E dell’Esposizione, che ne pensate?”

Samba contorse le labbra in un’espressione disgustata. “un mercato molto grande, dove tutto è eccessivamente costoso e dove la metà degli oggetti sono della stessa fattura dei ninnoli degli esploratori.”

Anche perché la vera protagonista è senza ombra di dubbio la città: Parigi.
E l’esposizione universale, che quell’anno, cadendo nell’anniversario della rivoluzione francese, vide nascere uno dei simboli della città, che resiste ancora oggi: la grande torre in ferro di Gustave Eiffel.
Con tutti i spostamenti e i viaggi dei personaggi viaggiamo anche noi per le strade di Parigi, visitiamo la torre ma anche i padiglioni dell’esposizione, quelli dei paesi esteri con i loro prodotti tipici, o quelli della meccanica e dell’ingegneria, quelli di arte e della carta stampata.
Purtroppo il protagonista è deprecabile. All’inizio è piuttosto simpatico: un libraio informatissimo, che almeno ogni tanto lavora nella sua libreria. Poi non ci sta mai in negozio, ed inizia a trattare gli altri personaggi in modo davvero pessimo. Prima gli stranieri all’esposizione, poi la ragazza di cui si è infatuato, poi la sua amante ed infine il suo socio e il suo commesso. Prima sono grandi amici, poi li prende a maleparole, poi si scusa e si pente. Non è un personaggio di cui mi piacerebbe ancora leggere, anche se vorrei ancora visitare la Parigi dell’epoca. Se "Sacrè bleu", che si svolge quasi nello stesso anno e nella stessa città, si occupava di arte e dei grandi artisti, Il mistero di Rue des Saints-Pères si occupa invece di questo grande evento, e leggendolo si può fare una piacevolissima gita per i boulevard di Parigi. Consigliato quindi se si vuole approfondire la conoscenza di quel periodo storico, e se si cerca un giallo senza troppe pretese.

Voto:

4 commenti:

  1. Ciao Alexis!!
    Sono passata a dare un'occhiata al tuo blog, e da oggi sono una tua nuova lettrice!
    Mi è piaciuta molto la recensione, anche se non credo leggerò questo romanzo a causa del protagonista che dici non essere un granchè...
    Mitica la tua presentazione! Sei stata molto chiara sul genere di libri che ti piacciono, e apprezzo l'idea di un blog che si differenzi dagli altri in maniera così netta! ;)

    Erin
    http://stoffedinchiostro.blogspot.it/

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    1. Ciao Erin! Grazie mille di essere passata! Vengo subito a ricambiare la visita!

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