martedì 5 luglio 2016

Recensione: Le sabbie del tempo, di Michael Hoeye

 Buongiorno a tutti! Come prima recensione di luglio eccovi il secondo capitolo delle avventure del topolino Hermux!

Titolo: Le sabbie del tempo (Hermux Tantamoq #2)
Autore: Michael Hoeye
Titolo originale: The sands of time
Pagine: 299
Editore: Salani

Consigliato: sì!


Trama: 

Gatti! La città di Pinchester è sconvolta dalla scandalosa esposizione della pittrice Mirrin Strentrill. In questo mondo, popolato esclusivamente da roditori, le università, i teatri, le gallerie ospitano eventi all'avanguardia, avanzatissime ricerche scientifiche, dibattiti sugli argomenti più disparati, ma un soggetto è considerato tabù, o al limite una fantasiosa leggenda che si perde nella notte dei tempi: l'esistenza della specie felina.
La mostra di Mirrin fa scoppiare un putiferio: mentre un gruppo di fanatici topi militanti cerca di bloccare l'iniziativa, tutta la città fa a gara per ottenere l'invito all'inaugurazione. Nel frattempo, quasi invisibile in mezzo al marasma generale, un vecchio scoiattolo si presenta al negozio di Hermux Tantamoq e con aria misteriosa chiede di suo padre. Chi è questo strano individuo senza un orecchio? Perché cerca il vecchio amico orologiaio? E che cosa contiene il suo pesantissimo zaino? Per Hermux cominciano incubi popolati di artigli e sadici occhi gialli, ma anche un'avventurosa missione nel deserto.
Il mite topo di bottega si trasformerà (suo malgrado) in un intrepido Indiana Jones, di nuovo a fianco della bellissima topolina aviatrice Linka Perflinger, senza perdere di vista i valori di sempre: l'amicizia, il coraggio, e soprattutto l'amore.

 Recensione:


Secondo capitolo della serie di Hermux Tantamoq, topolino orologiaio, le sabbie del tempo si apre con uno scandalo che fa parlare tutta Pinchester: la mostra di quadri di Mirrin, che verrà esposta al museo.
Quadri che ritraggono gatti, per di più nudi.
Impossibile, i gatti non sono mai esistiti.
Ma quando uno scoiattolo, vecchio amico del padre di Hermux, si rivolge a lui per un aiuto, inizia l’avventura per il nostro topolino, che coglierà l’occasione di coinvolgere nella ricerca della scomparsa civiltà gatta anche Linka, l’avventuriera scavezzacollo di cui si è segretamente innamorato.
E Linka di certo non si farà certo scappare l’occasione di poter volare col suo aeroplano, tanto più se è coinvolta pure la regina dei cosmetici, l’antipatica e snob Tucka Merstlin.
Anche lei infatti sta cercando le vestigia dei gatti, intenzionata a porre la mummia del re più famoso in un museo a lei intitolato.
Ma scopriranno ben più di una mummia.
Se il primo volume della serie era più tendente al crime o al romanzo giallo, questo secondo volume tende decisamente all’avventura epica e in stile Indiana Jones.
Resta la scrittura si per bambini, ma mai infantile e banale. Resta la dolcezza infinita di Hermux e della sua coccinella domestica Perfle.

“Grazie per il tempo in generale. Mi chiedo cosa sia esattamente il tempo e da dove venga. Non ci avevo mai pensato prima d’ora. E dove va? Mi chiedo quanto tempo ho a disposizione. E se quello già trascorso l’ho speso saggiamente. O se l’ho sprecato.”



Restano le incredibili invenzioni o trasformazioni che l’autore fa del mondo umano, trasportato nel mondo topo.
Esiste perfino un ristorante all’ultima moda chiamato Il trenino dei formaggi, dove su vari trenini elettrici che percorrono il locale, sistemano vari pezzi di formaggi e altre leccornie. Io andrei subito a prenotare!XD
E poi arriva la fine, e non te l’aspettavi così commovente, e profonda e toccante.
Così che un’altra volta, come la prima, ti trovi a chiederti come faccia un libro per bambini a essere così perfetto.
Trovo quasi incredibile che un libro così riesca a contenere tutto quello che deve, che l’autore riesca con poche parole a descrivere le emozioni, i luoghi, i topolini. Cosa che mi tocca dirlo, con molti altri libri non riesce affatto.
E leggerò sicuramente gli altri della serie, perché Hermux ormai è un grande amico.

Voto:


2 commenti:

  1. Complimenti per la recensione, il libro sembra davvero carino :)

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