venerdì 28 luglio 2017

La biblioteca di Ankh-Morpork #30

Ultimo appuntamento con questa rubrica prima della pausa estiva... e della mega abbuffata di nuovi titoli che sicuramente farò, dato che andrò in vacanza in Scozia. Lo sapete vero che ogni Waterstones e ogni secondhand bookstore sarà mio?XD (il portafoglio e le librerie a casa implorano pietà)

 Spazio ai mammuttoni!!
Ebbene, mi sono lasciata prendere un po' la mano dall'offerta che facevano poco tempo fa, di due mammutt a 9,90, o qualcosa del genere. E ne manca uno in foto perchè l'ho regalato!

I grandi romanzi, Wilkie Collins: ho già letto L'albergo stregato, che mi è piaciuto molto! Non vedo l'ora di leggere La donna in bianco!

Tutti i romanzi e i racconti fantastici e dell'orrore, Conan Doyle: Conan Doyle è uno dei miei scrittori preferiti. Avevo già letto una piccola raccolta dei suoi racconti dell'orrore e li ho adorati.
Devo aver urlato un pochettino quando l'ho trovato in libreria. *fu così che non si presentò mai più in libreria*

Il conte di Montecristo, Dumas: mi mancava. Ho scelto questa edizione perchè è scritta un pochino più grossa di quella più piccola @___@
I saldi pazzi su mondadori fanno una nuova vittima. Praticamente, più titoli si compravano col bollino -55%, più sconto facevano. Alla fine li ho pagati 3 euro a testa^_^

Paper Magician, Charlie Holmberg: vi dirò la verità, non mi ispira tantissimo, ma ho colto l'occasione della promozione.

La principessa guerriero, Tamora Pierce: ne ho solo sentito parlare bene, ed era in wishlist da una vita.

La detective, Y.S.Lee: attualmente in lettura, mi sono lasciata attrarre dalla copertina di una nebbiosa Londra. Per ora promette molto bene.

Le avventure del topino Desperaux, Kate Dicamillo: io adoro i topolini^__^ <--ottima spiegazione per aggiungere un libro alla libreria.

Cosa ne pensate? Qualcuno vi attira particolarmente?

lunedì 24 luglio 2017

Keep me in your Memory #18 Special

La rubrica a cadenza casuale, in cui vi lascerò una frase, una citazione, tratta da un libro, da una serie tv o da un manga che mi ha particolarmente colpito, e che vorrei "tenere nella mia memoria".
Oggi in realtà c'era in programma un post della Biblioteca per mostrarvi i nuovi arrivi, ma con la notizia della settimana scorsa che forse avrete sentito tutti, ho deciso di pubblicare questa rubrica, il cui titolo prende spunto da una canzone bellissima.
Il brano che ho scelto è particolarmente adatto.


"Un dolore recente è un coltello affilato. Recide i nervi, disconnette la realtà. La lama, se è tagliente, è compassionevole. Solo con il tempo, quando il filo comincia a smussarsi, arriva la sofferenza. Quella vera."

(Un lavoro sporco, Christopher Moore) 

venerdì 14 luglio 2017

Recensione: Daughters Unto Devils + 3 anni di tartaruga!!

Buongiorno! Inizio questo post con un annuncio: oggi è il terzo compleanno del blog!
 Quindi balliamo...
E torta per tutti!!
Ringrazio tutti quelli che ancora mi seguono, chi legge le mie recensioni a volte cattivissime e chi le commenta, chi collabora col blog e chi invece vorrà (spero) seguirmi d'ora in poi!

E ora passiamo alla recensione di oggi, che sarà (rullo di tamburi)... negativa!

 Titolo: Daughters unto devils
Autore: Amy Lukavics
Editore: Simon & Schuster
Pagine: 240
Consigliato: no

Trama:

Sometimes I believe the baby will never stop crying.

Sixteen-year-old Amanda Verner fears she is losing her mind. When her family move from their small mountain cabin to the vast prairie, Amanda hopes she can leave her haunting memories behind: of her sickly Ma giving birth to a terribly afflicted baby; of the cabin fever that claimed Amanda's sanity; of the boy who she has been meeting in secret...
But the Verners arrive on the prairie to find their new home soaked in blood. So much blood. And Amanda has heard stories - about men becoming unhinged and killing their families, about the land being tainted by wickedness. With guilty secrets weighing down on her, Amanda can't be sure if the true evil lies in the land, or within her soul...

Recensione:

SPOILER

“The only devil inside of you is the one you created yourself.”

 
Per me l’estate è la stagione dei gialli e degli horror, che se scritti bene posso dare quel brivido piacevole quando fa caldo.
Quindi ecco qui Daughters unto devils, di un’autrice specializzata di horror, anche se YA.
Il primo problema della storia è che, come accade quasi sempre, non è specificata una location e un’epoca di svolgimento.
Qui ho ipotizzato fosse l’america dei coloni, ma senza specifiche potrebbe essere l’australia o giove, il 1200 come il 1700. -___- non hanno ancora capito che è una cosa utile per una storia.
Serve a identificare la mentalità dell'epoca, quanto la religione potesse influenzare la vita quotidiana, anche solo capire a che livello di sviluppo è il mondo, quali difficoltà devono affrontare.
Niente, all'autrice non frega niente di tutto questo, così noi restiamo all'oscuro.
Un’altra cosa che non hanno capito è che il voler sempre scrivere in prima persona, taglia fuori un sacco di scene e impoverisce la trama.
Il terzo è la protagonista: antipatica e lamentosa, ma anche gli altri personaggi sono piuttosto piatti. Mi sono piaciuti i due bambini, Joanna e Charles.
Comunque, il libro per l’85 per cento è noioso. Per fortuna è corto, perché si rianima solo verso la fine, e se fosse stato lungo probabilmente non l’avrei retto.
Abbiamo Amanda, la protagonista, che vive con la famiglia (padre, madre, tre sorelle e un fratello più piccoli) in una minuscola capanna sui monti.
La prima scena ci presenta Amanda che se la spassa nei boschi con un ragazzetto, e pensa di essere una peccatrice per questo. Se capite cosa intendo.
Poi Amanda confessa anche che vorrebbe morta la sorella più piccola, Hannah, nata cieca e sorda, che piange e strilla ininterrottamente. Carina eh?
 Ma ci dice anche, per il 75% del libro, che è tutta colpa dell’inverno passato. Temevo non ci dicesse mai cosa è accaduto, ma per fortuna lo fa. Anche se dopo ho fatto: embè, tutta sta suspence per questo?

Il padre un giorno torna a casa e dice che sarà un inverno tremendissimo, e vuole trasferirsi sulla prateria, dove ci sono delle case abbandonate.
Meglio, perché Amanda scopre di essere incinta, e va dal suo boyfriend convinta che lui sarà felicissimo e la sposerà, ma ovviamente lui si arrabbia e la molla lì.
Così partono tutti, e trovano questa casa abbandonata, completamente coperta di sangue e mosche e schifezze varie. È chiaro che hanno ammazzato qualcuno/qualcosa, ma Pa dice che basta lavare e andrà bene. Bravo, ottima decisione.

Indovinate cosa succede dopo? Beh le cose non vanno bene, ma guarda un po’.
Riassumendolo si può dire che è un libro contro l’andare a letto prima del matrimonio: penso che se fossi una ragazza giovane e lo leggessi, mi terrorizzerei, perché sembra che sei lei non fosse stata così “ disinibita” non sarebbe successo niente. Come non sarebbe successo niente se mamma e papà non avessero fatto tanti figli e quindi gli occorreva una casa più grande. E sembra anche se sia tutta colpa di lei che, piuttosto comprensibilmente, questo bambino non lo vuole. E’ spaventata, sola, e non lo vuole, e una notte abortisce spontaneamente. E i demoni sfruttano questa cosa e la perseguitano. Non credo sia un buon messaggio per chi può trovarsi in una situazione simile. Che i demoni siano reali o solo frutto della mente sconvolta di Amanda.
Lo trovo triste.
“Sometimes I believe the baby will never stop crying” sembra una frase che fa paura, ma alla fine il bambino che piange nella foresta lo sente una volta e basta.
In conclusione: nelle ultime 15 pagine fa abbastanza paura, ma non ho apprezzato il messaggio del libro.
Leggerò comunque The women in the walls della stessa autrice, sperando in un messaggio migliore.

Voto:


giovedì 6 luglio 2017

Recensione: Flights and chimes and mysterious times, di Emma Trevayne

Titolo: Flights and chimes and mysterious times
Autore: Emma Trevayne
Editore: Simon & Schuster books
Pagine: 336
Consigliato: sì!!!

Trama:

Ten-year-old Jack Foster has stepped through a doorway and into quite a different London.
Londinium is a smoky, dark, and dangerous place, home to mischievous metal fairies and fearsome clockwork dragons that breathe scalding steam. The people wear goggles to protect their eyes, brass grill insets in their nostrils to filter air, or mechanical limbs to replace missing ones.
Over it all rules the Lady, and the Lady has demanded a new son—a perfect flesh-and-blood child. She has chosen Jack.
Jack’s wonder at the magic and steam-powered marvels in Londinium lasts until he learns he is the pawn in a very dangerous game. The consequences are deadly, and his only hope of escape, of returning home, lies with a legendary clockwork bird.
The Gearwing grants wishes—or it did, before it was broken—before it was killed. But some things don’t stay dead forever.


Recensione:

 Signore e signori, lettori e lettrici, ho trovato la mia nuova autrice preferita, e si chiama Emma Trevayne.
Flights and chimes and mysterious times, ovviamente inedito da noi, l’ho conosciuto come spesso mi accade su instagram. Ho visto la copertina e me ne sono innamorata.
Non la trovate bellissima?
Dalla trama mi è sembrato interessante, anche se non aspettavo che mi avrebbe conquistata così durante la lettura.
La trama: Londra, 1899. (notare come iniziamo subito con luogo e data, così abbiamo tutto più chiaro. Sì Ya che non vi date pena di dircelo, sto fissando proprio voi)
Jack Foster ha 10 anni, ed è appena tornato a casa da scuola. Ma sua madre non lo guarda, lo trova fastidioso, presa com’è dalle feste che organizza a casa sua, e dagli incontri esoterici con un mago strano di nome Lorcan.
Ma Lorcan ha dei poteri magici, e quando dimostra interesse in Jack, quest’ultimo ne rimane incuriosito. Ma la madre come al solito si mette in mezzo, quindi Jack segue di nascosto Lorcan fino al Big Ben e fino… ad una spaccatura nel muro che lo conduce nell’impero delle nuvole, e alla sua capitale, Londinium.


 "There are doorways, and there are doorways. Of the first type, there are many: into bedrooms and shops, schools and houses and parlors. 
Of the second type, there were fewer, and only one that matters for this tale."

Londinium è la copia di Londra, realizzata da Lorcan stesso, ma è steampunk. In cielo viaggiano velieri volanti, fatine svolazzano nei parchi della città, e la gente ha braccia aritificiali o occhi bionici, a seconda di cosa hanno perduto o di cosa si sono ammalati.
Lorcan sta cercando Jack, perché deve diventare il nuovo figlio della Lady, la regina della città.
A inizio volume troverete la pianta di Londra con i luoghi visitati da Jack, e alla fine invece troverete la piantina di Londinium, i cui nomi sono leggermente modificati. Ed è una cosa originalissima e molto divertente.


A cavallo quindi tra Coraline (l’altra madre e l’altro mondo in cui Jack è amato e può avere mille avventure) e NessunDove, entrambi di Neil Gaiman (Londra di sotto e Londinium), Flights and chimes ha una prosa poetica e fatata a volte, che si fa leggere e che ci avvolge.
Sono rimasta colpita dall’immensa immaginazione dell’autrice e ancora di più dal suo modo di trasportarci in questo mondo.
Jack è un bambino intelligente e coraggioso, i personaggi secondari come Lorcan sono tutti molto distinguibili e interessanti.
Londinium, se esistesse veramente, sarebbe di sicuro una città che amerei visitare, pur con i suoi problemi e la sua pericolosità.
Una storia di avventura e coraggio, di magia e di meccanica steampunk, di speranza e di sogni infranti. Di come si capisca il valore di qualcosa solo quando l’abbiamo perduta.
Un libro completo e che finisce senza indugio tra i miei preferiti. Ho già ordinato il secondo libro della Trevayne e non vedo l’ora di leggerlo.
E’ un autoconclusivo e il livello di inglese non è particolarmente difficile, pur essendo a volte tendente al fantasioso. Lo consiglio vivamente (vivamente vuol dire che dovreste davvero comprarlo tutti, anche perché costa appena 6 euro).

Voto: